Questa sezione del Sito e dedicata allo studio dei fattori che determinano la crescita dei Tartufi, alle attrezzature e materiali per addestramento
“Se cerchi una persona, sapendo le sue abitudini, la troverai in minor tempo”(Andrea 1998)
L’interesse che ho per i tartufi e cominciato piu’ di 10 anni fa’,un lunedì sera all’associazione Micologica Renzo Franchi di Reggio Emilia .
Al gruppo sono iscritti molti illustri studiosi del mondo micologico,ma uno in particolare ha fatto nascere in me la Tartufomania, Amer Montecchi esperto internazionale ricerca e studio dei Funghi Ipogei autore del libro “Funghi Ipogei d’Europa” Amer Montecchi & Mario Sarasini
Prima di quella data “che ricordo bene” il mio interesse era volto allo studio dei funghi epigei, quelli che crescono sopra terra per capirci, procurarsi il materiale di studio era estremamente facile,una passeggiata nel bosco in serenita’ e il gioco era fatto, ma per lo studio degli epigei la cosa si faceva piu’ complessa,un giretto per sentieri non era sufficiente ci voleva un aiuto con tanto fiuto, era necessario il cane!
Questa entusiasmante formula conduttore-cane-tartufi mi piaceva molto,decisi quindi l’acquisto del mio primo amico a 4 zampe “Luna” Lagotto Romagnolo.
Il tartufo come molti gia’ sanno e’ un fungo ipogeo, frutto della immensa ragnatela chiamata micelio, che vive in simbiosi con svariate piante superiori.
Come ogni essere vivente anche il micelio dei funghi cerca un ambiente idoneo per fare crescere i propi frutti, il tartufo e’ tra questi.
Grazie agli studi fatti negli ultimi anni da vari ricercatori si e’ arrivati a classificare le caratteristiche ambientali che ogni specie di tartufo predilige per la sua riproduzione.
Innumerevoli sono i fattori che occorrono al tartufo per fruttificare,uno di questi e la composizione del terreno.
Lo studio delle caratteristiche del suolo ci da’ modo di capire le zone piu’ adatte dove dedicare le nostre giornate di cerca, aumentando le probabilita’ di trovare tartufaie.
Mettersi gambe in spalla’ e girovagare per boschi battendo alla cieca si rischia di perlustrare ambienti non adatti, a discapito di altri piu’ idonei al nostro obbiettivo”trovare il Tartufo”.
I luoghi dove cercare il tartufo “Tartufaie”sono gelosamente custoditi dai tartufai, un neofita ha molte difficoltà ad orientarsi in questa nuova passione.
I tartufai che faticosamente negli anni hanno individuato le pasture hanno piena ragione a mantenerle segrete!
Le tartufaie specialmente quelle di bianco pregiato sono come una eredità, si tramandano tra parenti stretti, i tartufai che hanno questo privilegio possono ritenersi molto fortunati, solitamente non si chiedono perche propio in quel posto cavano, ma nè traggono comunque spunto per cercare ambienti simili e scoprire nuove pasture.
Questa sezione teorica del sito e dedicata a tutti, siano essi tartufai navigati o neofiti che vogliono affiancare lo studio nella pratica della cerca del tartufo.
Anche io come tutti sono stato neofita, leggendo la mia introduzione avrete capito come ho iniziato.
Per apprendere bene un qualsiasi lavoro, alla pratica va sempre affiancata la teoria.
Calcolo dei 9 punti per arrivare al tartufo
In matematica me la cavo abbastanza bene ciò nonostante l’addizione cane + bosco = Tartufo non mi tornava,decisi quindi di inserire delle varianti all’operazione per cercare di ottenere il risultato finale il “Tartufo”
Cominciamo a prenderne atto e calcoliamo i 9 punti della nostra operazione qui di seguito schematizzati.
In basso è presente il menu’ “Come cercare i tartufi” per navigare nelle pagine.
- Fattori logistici, abitare a chilometri dalle aree vocate
- Botanicha, conoscere le piante simbionti del tartufo
- Geologia, natura dei terreni idonei alla crescita dei tartufi
- Clima,dove e quanto hà piovuto
- Geografia,orientamento,esposizione,GPS
- Micologia,Microscopia,determinazione delle specie e micorrize
- Entomologia, insetti abituali delle tartufaie
- Batteriologia, legami con il micelio del fungo
IN BREVE I 9 PUNTI
1 Per quanto concerne l’addestramento esistono svariati modi per ottenere un risultato, affidarsi ad un addestratore e sicuramente un buon inizio, seguire corsi o semplicemente da autoditatta può dare buoni risultati, ricordatevi che da autodidatta occorrono conoscenze di base sul rapporto cane \ conduttore a prescindere che si voglia trovare tartufi, fare agility o altre attività col nostro amico fido.
2 L’aspetto logistico riveste un enorme importanza, farsi chilometri di strada per raggiungere zone vocate oltre che a noi stessi non giova neanche al cane, se siamo agli inizi e conosciamo solo per sentito dire le zone classiche frequentate dai tartufai e queste sono a parecchia distanza della nostra abitazione, non possiamo pretendere di ottenere ottimi risultati, applicando la teoria e lo studio, possiamo renderci conto se vicino a noi possono esistere ambienti idonei da ispezionare.
3 Nel Bosco ci troviamo davanti un ecosistema ricco di svariate forme di vita vegetale e animale, sapere interpretare nel giusto modo le informazioni che un bosco trasmette ci agevola nel nostro intento,quello di trovare i Tartufi .
4 Nelle uscite a tartufi rendersi conto su che terreno ci si trova e molto importante, ogni tartufo predilige un terreno a discapito di altri, tartufando nel bosco ci tornerà utile conoscere le caratteristiche geologiche della zona che stiamo esplorando, in quasto modo possiamo decidere, sé aumentare il passo per lasciare in fretta l’area o incitare il cane alla cerca.
5 Tenere un registro degli eventi climatici e una buona abitudine, sapendo che il tartufo inizia il suo ciclo di vita molto prima di quando noi lo portiamo alla luce. L’andamento delle piogge cadute nei mesi precedenti vanno raccolte ed elaborate, per capire quali zone nè hanno beneficiato maggiormente.
6 Principalmente avere nozioni sulla geografia e orientamento ci aiuta a non perdersi nel bosco,oggi esistono dispositivi in grado di adempiere per noi questo compito, il GPS strumento quasi indispensabile nell’attività’ di cercatore di tartufi del 3° millenio, dà la possibilità di georeferenziare e scaricare sul dispositivo le carte geologiche di nostro interesse (Garmin 60 e successivi modelli), guidandoci sulle aree da noi impostate nelle fasi di studio a tavolino.
7 Può capitare di rinvenire pezzi di tartufo di difficile determinazione ad occhio nudo,capire di cosa si tratta torna molto utile, il tartufo e un fungo simbionte di conseguenza scoprire la specie ha la sua importanza, un esame microscopico il piu’ delle volte risolve il problema.
8 In natura la concorrenza per aggiudicarsi il prelibato tubero e alta, insetti e animali uomo compreso fanno a gara per cibarsene. La mosca del tartufo (Suillia pallida) e un esempio classico,essa usa il tartufo come nido per deporre le uova,questo comportamento mette in evidenza il legame fra insetto e tubero. Lo studio degli insetti che in un qualche modo legano la loro vita al tartufo, ci aiuterà a non arrivare ultimi nella caccia al tubero.
9 Lo studio sui batteri collegati al tartufo di recente e stato oggetto di nuove scoperte, gli studiosi hanno individuato una serie di organismi che albergano abitualmente nelle tartufaie, non e’ negli scopi di queste pagine esaminare questo argomento di difficile comprensione.